Il fondatore

Gerolamo Gaslini fu un grande imprenditore. La sua è la storia di un uomo d'affari e di un filantropo che dedicò i propri beni e la propria passione alla reazlizzazione dell'Istituto Giannina Gaslini.

Gerolamo Gaslini nacque a Monza, il 3 luglio 1877. Suo padre era un piccolo imprenditore nel settore dell’olio. Il giovane Gerolamo voleva cercare fortuna in America. Quando arrivò a Genova per partire, non poté imbarcarsi e da allora la sua storia rimase legata a quella della città.

“Avevo 100 lire in tasca - raccontò in seguito - ma il biglietto del piroscafo costava 400 lire. Cominciai, con quei pochi spiccioli a trafficare nel porto e in capo a due anni avevo un piccolo capitale, ma lo persi e lo ripersi...”.
Negli anni successivi ascese a grandi successi economici, soprattutto nel settore agroalimentare. Iniziò lavorando nell’'azienda di famiglia e finì per diventare il “re dell’'olio”. In questo campo Gaslini costruì un impero industriale basato sulla capacità commerciale, sulle prime tecniche di marketing e sull'’innovazione tecnologica. Si sposò nel 1902 con Lorenza ed ebbe due figlie, Germana nel 1903 e Giannina nel 1905. La morte di quest’'ultima, nel 1917, per una peritonite non diagnosticata in tempo, fu un evento dolorosissimo.

Questa immagine rappresenta un..

Con la moglie nel 1920

Gaslini volle reagire e costruire, da questo lutto, un progetto per la cura dell’'infanzia. Ci vollero molti anni, prima che l'’idea di un ospedale pediatrico diventasse realtà.
Nel 1931 ci fu l'’atto costitutivo dell’Istituto Giannina Gaslini. Nel 1938 l'ospedale era costruito: nel levante genovese sorgeva una struttura di 20 edifici e 500 posti letto.

Figlie Giannina e GermanaLe sorelle Germana e Giannina.

Dopo la seconda guerra mondiale Gerolamo Gaslini pensò a come far crescere e sviluppare l'’Istituto. Per questo volle costituire la Fondazione nel 1949. Ad essa conferì tutti i suoi beni, alcune decine di miliardi di lire al valore di allora.

Nel 1957 l'’Università di Genova gli conferì la laurea ad honorem in medicina. Fu l’'occasione per confermare la propria fiducia nel rapporto tra scienza e medicina.
Nella vita aveva ricevuto altri titoli e onorificenze: conte di San Gerolamo, Senatore del Regno, Cavaliere del Lavoro.
Chi lo conobbe lo ricorda come uomo duro, schivo, lavoratore infaticabile e capace di grandi atti di generosità.

Gaslini donò allo Stato italiano importanti opere e collezioni. Spicca l’'acquisto e la donazione allo Stato della Pietà Prenestina, il restauro dell’'abbazia di San Gerolamo a Quarto, le elargizioni fatte per la basilica di Sant’'Antonio di Padova e per la chiesa del Gesù di Roma. Donò all’'Accademia di Brera e all’'Università di Genova una collezione di rari manoscritti e incunaboli (la donazione Gaslini) di notevole valore e interesse storico - culturale.

Nel 1964 Gerolamo Gaslini morì a Genova.     

La storia e la continuità dell’'Istituto e della Fondazione restano come monumento vivo della passione, della tenacia e della lungimiranza del loro Fondatore.